lunedì 11 giugno 2012

UN ABSTRACT


La distruzione in un certo senso fa parte della natura stessa dell'uomo; sicuramente ci è già capitato di osservare la naturalezza e la spontaneità con cui i bambini prima costruiscono con i lego simpatiche e fantasiose costruzioni, e poi qualche minuto dopo, le distruggono... è parte del gioco, costruire per poi distruggere, e poi costruire ancora. E' una situazione questa fortemente emblematica anche se ridotta ai minimi termini, che purtroppo ha avuto e continua ad avere delle conseguenze fondamentali sulla storia dell'uomo e della società.
Il distruggere, verrebbe quindi da dire, è uno dei mestieri più antichi del mondo; da sempre la guerra è, almeno dal punto di vista tecnologico il più importante mezzo attraverso cui l'uomo  durante i secoli ha migliorato sempre di più la sua capacità di distruggere, assieme probabilmente alla sua capacità di ricostruire; questo binomio costruzione-distruzione è sempre sfociato nella storia come un incentivo fondamentale per il progresso, e spesso tecniche nate per fini bellici hanno trovato importanti applicazioni nella vita quotidiana di milioni di persone.
A volte però il distruggere è una condizione imposta, a cui l'uomo si può solo adattare, penso alle calamità naturali, come terremoti, maremoti, alluvioni e frane; queste situazioni, tragiche, paradossalmente uniscono, solidarietà ed empatia diventano dei fattori fondamentali per ricominciare da capo, per ricostruire e ripartire....

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